Questo spazio è dedicato a tutte le persone che, come me, nella vita hanno saputo riciclarsi... sempre.
A coloro che non hanno mai avuto paura dell'amore e delle delusioni che comporta, che continuano ad amare anche quando non sono ricambiate, che non si sono mai arrese di fronte alla malattia e alla morte, che credono ancora che l'amicizia sia un sentimento profondo e nobile, che sorridono quando la mattina si alzano pur sapendo che la giornata sarà difficile, che sono convinte si debba temere solo l'ignoranza e il pregiudizio, che contro la cattiveria l'unico strumento è il buonsenso... e a tutti coloro che hanno scoperto la gioia del perdono e il valore della serenità.

Inoltre è dedicato a chi ha cercato di volermi bene e non c'è riuscito (non possiamo piacere a tutti!).
A quelli che mi volevano diversa: più magra, più in carne, più alta, più sexy, meno appariscente, con una taglia di reggiseno in più o in meno, con i capelli lunghi quando li avevo corti e con i capelli corti quando li avevo lunghi, biondi quando li avevo castani, rossi quando li avevo biondi; a chi mi voleva più istruita, laureata, blasonata, collaboratrice domestica, zerbino per le ciabatte... a tutti quelli che hanno tentato di nascondermi perchè si sentivano a disagio insieme a me in mezzo agli altri.
A chi si vergognava di presentarmi agli amici, ai colleghi e soprattutto ai parenti (serpenti!)... beata la vostra indecisione e insicurezza che mi ha reso più forte e consapevole di quella che sono oggi: una donna libera.
A quegli amici che dopo anni di complicità hanno interrotto i rapporti per insofferenza e invidia (sicuramente stanno peggio loro!), a tutti coloro che mi hanno fatto volutamente o involontariamente del male sfruttando la mia ingenuità... a tutti quelli che mi detestano o disprezzano il mio aspetto fisico... ricordando che l'odio è un sentimento forte quanto l'amore, e che sprecano solo delle energie che potrebbero convogliare in azioni utili.

Un bacio a tutti.

“Le anime più forti sono quelle segnate dalla sofferenza”
K. Gibran